Senza dubbio, questa intesa non è che la continuazione di una lunga serie di accordi che verranno intrapresi nel settore della difesa.
In una conversazione telefonica con il suo omologo russo, il generale Nikolai Makarov, Chen Bingde (Capo di Stato Maggiore della Repubblica Popolare Cinese) ha espresso l’importanza di queste manovre congiunte tra Cina e Russia che si terranno dal 22 al 27 aprile.
Tenuto conto delle relazioni amichevoli tra Pechino a Mosca in tutte le aree, queste manovre si tradurranno nel rafforzamento delle capacità e delle abilità difensive e di combattimento per entrambe le parti.
Makarov ha detto, da parte sua, che Mosca vuole una maggiore cooperazione per rafforzare il livello di entrambi gli eserciti soprattutto in campo marittimo. Lo scopo di queste esercitazioni in cui partecipano 16 navi da guerra, due sottomarini cinesi e sette navi da guerra russe, è quello di difendere le acque territoriali e la libera navigazione.
Anche se la Cina e la Russia hanno già tenuto a partire dal 2005 diverse manovre congiunte nell’ambito della Shanghai Cooperation Organization, queste rappresentano le prime manovre marittime in acque territoriali cinesi nel Mar Giallo, che è in realtà una parte della zona di cooperazione militare tra i due paesi.
Precisiamo che il loro accordo riguarda anche alcune prese di posizione comuni come il blocco delle risoluzioni anti-siriane al Consiglio di sicurezza, esempio di questa cooperazione strategica con l’obiettivo di proteggere i propri interessi internazionali ed extraregionali.
Dopo l’eliminazione delle barriere politiche e ideologiche, la Cina è diventata uno dei principali acquirenti di armi russe.